STEP #10- Nella letteratura
Catena di montaggio Ritto al nastro che scorre: dove corre la sa il diavolo se le viti che avvito servono per rubinetti o manette, pause non ce ne sono, soltanto dita svolazzanti, che afferrano viti e vuoto, stracciando le ore in mercede. Ritto al nastro che scorre: e saldo le parti in tubi attraverso cui dopo occhieggio e saldo i tubi chissà per che luogo li saldo il mio desiderio saldo nel ferro, il nastro che scorre il respiro mi toglie. Questa poesia scritta da Matthias Schreiber, giornalista e pubblicista tedesco, ritrae la figura dell'operaio, il quale, ritto davanti al nastro della catena di montaggio di una fabbrica, avvita viti, senza sapere a che cosa serviranno, se a montare rubinetti o a completare manette per imprigionare delinquenti. Le sue dita sembrano svolazzare in un volo cieco, toccano le viti, ma anche il volto di un lavoro senza senso. L'operaio passa il suo tempo a unire pezzi per formare dei tubi. Egli si chiede qual è lo scopo del suo lavoro, è come se