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STEP #10- Nella letteratura

Catena di montaggio Ritto al nastro che scorre: dove corre la sa il diavolo se le viti che avvito servono per rubinetti o manette, pause non ce ne sono, soltanto dita svolazzanti,  che afferrano viti  e vuoto, stracciando le ore in mercede. Ritto al nastro che scorre: e saldo le parti in tubi attraverso cui dopo occhieggio e saldo i tubi chissà per che luogo li saldo il mio desiderio saldo nel ferro, il nastro che scorre il respiro mi toglie. Questa poesia scritta da Matthias Schreiber, giornalista e pubblicista tedesco, ritrae la figura dell'operaio, il quale, ritto davanti al nastro della catena di montaggio di una fabbrica, avvita viti, senza sapere a che cosa serviranno, se a montare rubinetti o a completare manette per imprigionare delinquenti. Le sue dita sembrano svolazzare in un volo cieco, toccano le viti, ma anche il volto di un lavoro senza senso. L'operaio passa il suo tempo a unire pezzi per formare dei tubi. Egli si chiede qual è lo scopo del suo lavoro, è come se

STEP 09- Amici e collaboratori

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Thomas Edison Innovatori, leggendari, giganti dell'industria del ventesimo secolo. Henry Ford e Thomas Edison, spesso definito come il più grande inventore d'America, discutevano intensamente tra loro da grandi amici. Un'amicizia decisamente meno nota rispetto ai loro grandiosi risultati. I due s'incontrarono per la prima volta nel 1896 durante un breve incontro alla "Association of Edison Illuminating", ma in realtà Ford nel 1888 venne assunto dalla società elettrica di Edison. Harvey Firestone Ford e Firestone, produttore di pneumatici, si conobbero attorno al 1918. John Burrouughs In principio fu un litigio. Quello tra lo scrittore americano John Burroughs e il produttore di automobili Henry Ford: il primo accusava il secondo che, avendo creato il modello T, cioè avendo popolarizzato l’automobile, aveva posto le premesse per la distruzione della natura. Ford rispose che, in realtà, era proprio il contrario: la famiglia americana avrebbe potuto girare indist

STEP #08- Nei fumetti

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  Topolino  #3189 – Metopolis Francesco Artibani, Paolo Mottura Panini Comics , 4 gennaio 2017 L’opera più esplicitamente critica nei confronti della catena di montaggio è indubbiamente Tempi moderni (1936) di Charlie Chaplin, sebbene elementi di critica a questo (per l’epoca) nuovo sistema di produzione erano già presenti in Metropolis, pellicola del 1927 di Fritz Lang, considerato il primo film di fantascienza propriamente detto. La sceneggiatura del film si basa sul romanzo della moglie di Lang, Thea von Harbou, uscito nel 1925, ma probabilmente in lavorazione già da alcuni anni. Alcune fonti suggeriscono che l’edizione originale del romanzo risalga al 1912, abbastanza compatibile quindi con l’introduzione della catena di montaggio nelle industrie di Ford, mentre gli stili presenti nel testo, nella prima parte dettagliato mentre nella seconda molto teatrale, suggerirebbero uno sviluppo che nel finale è andato in parallelo con la scrittura della sceneggiatura da parte di von Harbou i

STEP #07- Nel cinema

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T EMPI MODERNI , Commedia, Usa, 1936 regia di Charles Chaplin con Charles Chaplin , Paulette Goddard , Henry Bergman Forse il capolavoro di Charles Chaplin. Amaro e irriverente ritratto della Catena di Montaggio, dei suoi ritmi alienanti, e delle vite che fagocita. https://youtu.be/I37VtQbOa7M METROPOLIS , Fantascienza, Germania, 1927 regia di Fritz Lang con   Gustav Fröhlich, Brigitte Helm, Rudolf Klein-Rogge, Alfred Abel, Fritz Rasp Visivamente stordente. Precursore e rivoluzionario, per stile e contenuti. Ambiguo (forse inevitabile) il finale riconciliante e corporativistico. Suggestiva la ri-edizione Moroder. Dirige Lang. https://youtu.be/6P2iUJucbk4

STEP #06- Il francobollo

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  Francobollo americano (12 centesimi) del 1968 raffigurante Henry Ford e l' iconico Model T. FONTI WEB: https://www.etsy.com/it/listing/172587489/francobollo-americano-inutilizzato

STEP #05- I libri

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Le prime catene di montaggio sono basate sui principi dell’organizzazione scientifica (taylorismo) del lavoro pensata dall' ingegnere Taylor Frederick. Frederick W. Taylor,  L'organizzazione scientifica del lavoro (The Principles of Scientific Managemnet) , 1911 La monografia si compone di tre sezioni : introduzione, fondamenti e principi. Nella prima parte T aylor spiega che il paese americano soffre a causa dell'inefficienza in quasi tutte le attività quotidiane degli americani e tenta di convincere che il rimedio a questa inefficienza non sta nella ricerca di talenti straordinari, ma nell'organizzazione sistematica, che lui ritiene si tratti di una vera scienza basata su leggi precise, tanto che sono applicabili in tutte le attività umane. Nei fondamenti, invece,  sostiene che il principale obiettivo dell'organizzazione dovrebbe essere assicurare la massima prosperità ai dirigenti, che si collega alla massima prosperità dei dipendenti, e ciò può avvenire solo com

STEP #04- Il principio fisico

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Una catena di montaggio è generalmente costituita da un nastro, definito  nastro trasportatore , che scorre portando con sé i diversi oggetti da assemblare per ottenere il prodotto finito; ogni operaio può così assemblare un unico pezzo, tramite movimenti ripetitivi e meccanici, permettendo un notevole risparmio dei tempi di produzione. Nastro trasportatore piano Generalmente, gli elementi principali che costituiscono un trasportatore a nastro sono: nastro in materiale di varie tipologie; rulli superiori ed inferiori di sostegno del nastro; puleggia motrice; puleggia di rinvio; telaio; tramoggia di carico; gruppo tenditore del nastro; motore elettrico e gruppo riduttore; eventuali componenti ausiliari (dispositivi di scarico, dispositivi di pulizia del nastro, dispositivi di frenatura, bordi e sponde laterali, ecc.). Il nastro o  tappeto , solitamente in gomma, (o anche plastica ed acciaio) forma una banda chiusa ad anello, trainata da rulli o pignoni. Il concetto di base ricorda quin